La vera educazione mentale II° parte
Con la pratica della Concentrazione, inizia il cammino verso uno yoga interiore; il praticante dopo aver creato un corretto atteggiamento, nei confronti di se stesso e, della vita, allenandosi a dimorare nel momento presente, senza alcuna interferenza esterna, puo’ rimanere stabile e concentrarsi, su un solo punto, per comprenderne la vera natura.
Attraverso la pratica della concentrazione, il praticante eliminando le distrazioni e, mantenendo fissa la propria mente, su un oggetto di concentrazione, esterno od interno, crea uno stato di coscienza che si chiama meditazione. Attraverso il processo meditativo, possiamo conoscere la realtà complessa che sta dietro alle apparenze fenomeniche, percepite dai sensi e, dalla mente ordinaria, fino a fonderci e diventare uno con il Tutto (samadhi).
L’esercizio della concentrazione, è lo strumento piu’ potente che abbiamo a disposizione, per sviluppare una consapevolezza superiore, per aprire uno spazio nuovo alla percezione, ed ampliare gli orizzonti del conoscibile. Per poter ottenere un vero cambiamento, occorre produrre degli shock nel circuito e dare il via ad un processo virtuoso. Cio’ è possibile, armonizzando per primo il sistema, con le tecniche di lavoro interiore, ricavarne una comprensione, innescata dallo studio e dalla pratica di questo materiale.
E’ il punto di partenza per agire attraverso una mente oggettiva, capace di concentrarsi senza essere inquinata da pregiudizi e, in grado di considerare lo spazio, in cui opera, come un sistema, in cui ogni elemento è correlato agli altri.
Una vera e propria alchimia che ha il potere di trasformare un uomo normale in consapevole, piu’ responsabile nei confronti non solo di se stesso, ma degli altri ed il mondo in cui vive ed opera.
“C’è un solo viaggio possibile: quello che facciamo nel nostro mondo interiore. Non credo che si possa viaggiare di più nel nostro pianeta. Così come non credo che si viaggi per tornare. L’uomo non può tornare mai allo stesso punto da cui è partito, perché, nel frattempo, lui stesso è cambiato. Da se stessi non si può fuggire. Tutto quello che siamo lo portiamo con noi nel viaggio. Portiamo con noi la casa della nostra anima, come fa una tartaruga con la sua corazza. In verità, il viaggio attraverso i paesi del mondo è per l’uomo un viaggio simbolico. Ovunque vada è la propria anima che sta cercando. Per questo l’uomo deve poter viaggiare” Andrei Tarkovsky
CON CHI
Sandra Santarossa insegnante Yoga FIY
QUANDO
Domenica 05 maggio ore 09-13
DOVE
Associazione Onlus Nido Nuovo Sole – Viale Europa Unita 10 Fontanafredda (PN)
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